Classificazione sismica, tutto quello che c’è da sapere

Classificazione sismica

Il Certificato di Classificazione Sismica viene redatto da un tecnico specializzato quale un ingegnere o un geometra, che accerta ed assevera quale possa essere per un immobile il suo rischio sismico, che viene espresso in percentuale di IS-V o PAM.

Gli edifici sono classificati con lettere alfabetiche che vanno dalla A+ a G, tenendo conto che quelli appartenenti alla classe G sono gli stabili con minor affidabilità e con il massimo rischio sismico.

Per attestare la classe di appartenenza si tiene conto principalmente di due parametri di riferimento: la perdita Annuale Media attesa, ovvero PAM e l’ Indice di Sicurezza l’ IS-V.

Quest’ultimo meglio conosciuto come Indice di Rischio determina lo stato limite di salvaguardia per la vita di chi vi abita.

Il certificato di classificazione sismica è obbligatorio per gli edifici di nuova costruzione e per quelli già esistenti, ma sui quali sono stati effettuati degli interventi mirati all’adeguamento.

Questo attestato nel caso di nuovi immobili ha la durata della vita vita stessa dell’intera struttura, tuttavia sono richieste delle verifiche decennali durante le quali si possono apportare degli aggiornamenti, se si tratta di piccoli lavori, mentre per interventi che determinano importanti cambiamenti strutturali è necessario provvedere ad una nuova certificazione.

Ringraziamo per le informazioni il portale dedicato alle pratiche edilizie www.irebuilding.com, specializzato in interventi in Abruzzo e nella promozione di immobili nel territorio.