Da Borgarello Emanuele Forte per l’automotive

Emanuele Forte, è un blogger, un esperto dell’investimento immobiliare e un imprenditore. Vive tra Pavia, Certosa e Borgarello, dove collabora con diversi siti internet, ed è molto attivo sul web attraverso il suo blog e i suoi canali social. Nell’ultimo decennio il mondo dell’automotive è cambiato radicalmente: non solo il design e la componentistica sono stati completamente rivoluzionati, ma anche il mercato stesso ha visto un enorme sviluppo.

Il mercato italiano infatti, anno dopo anno, sembra stia risalendo dal periodo di forte crisi, ma i dati comunque indicano ancora molta strada da fare: le immatricolazioni italiane nel 2016 hanno registrato un aumento del 15,8% rispetto al 2015, ma per eguagliare i risultati del 2007 mancano ancora oltre seicentomila unità. Il buon andamento del mercato dell’automotive a livello mondiale ha indubbiamente portato grandi vantaggi all’export italiano del settore; nonostante ciò, l’Italia occupa solo l’undicesimo posto tra gli esportatori mondiali di auto e carrozzerie, il diciannovesimo posto per quanto riguarda le apparecchiature elettriche destinate al settore e il nono per l’esportazione di accessori per le automobili. La Germania, invece, è al primo posto tra i Paesi che esportano automobili, seguita da Giappone e Stati Uniti, al secondo tra gli esportatori di autoveicoli, carrozzerie, rimorchi e semirimorchi, al quarto per le apparecchiature elettriche e ancora al primo per gli accessori per autoveicoli. A livello globale il valore delle esportazioni è di 804 miliardi di euro, di cui solo il 3% è generato dall’Italia, circa 20 miliardi di euro. Nonostante ciò, l’Italia è consapevole che quello dell’automotive è un settore estremamente promettente, su cui iniziare a puntare un pò di più.

Per questo motivo, è da poco nata  l’Università dell’Automotive, grazie alla collaborazione delle quattro grandi università dell’Emilia Romagna  e otto aziende top del settore, tra cui Ferrari, Lamborghini, Maserati e Ducati.

La Muner – Motorvehicle University of Emilia Romagna – prevede due differenti percorsi di laurea, pronti a partire dall’anno accademico 2017-2018, entrambi completamente in lingua inglese ed a numero chiuso: “Advanced Automotive Engineering”, che prevede 120 posti e “Advanced Automotive Electronic Engineering” che ne consente 30.

Stefano Bonaccini, Presidente della Regione Emilia Romagna, ha voluto sottolineare l’unicità di Muner: “Quattro università, tra le più antiche al mondo, e otto case motoristiche leader a livello globale insieme per attrarre ragazzi motivati e di talento. Siamo di fronte a un progetto unico nel panorama nazionale e internazionale. La terra dei motori e la sua straordinaria vocazione a coniugare design industriale, perfezione del prodotto artigianale e frontiera dell’innovazione tecnologica ha deciso di fare sistema”.

Insomma, se l’Italia ha ancora molto da fare per conquistare l’ambita posizione nel mercato dell’automotive, sicuramente non ha niente da invidiare al resto del mondo per quanto riguarda la formazione degli ingegneri del futuro, che siano capaci di progettare veicoli stradali e da corsa, oltre che sistemi di propulsione sostenibili e impianti 4.0. Da Pavia Emanuele Forte (che pubblica da Pavia, Borgarello, Certosa) ci ha lasciato alcuni spunti di riflessione su questo settore.