Se ci si sta apprestando a fare lavori edili e si ha bisogno di utilizzare un disco diamantato da taglio, forse è il caso di prendere in esame alcune cose importanti.
È molto importante prima di tutto valutare se si devono effettuare tagli su un solo tipo di materiale oppure si deve intervenire su diverse superfici caratterizzate da differenti durezze.
Anche quando si mette al lavoro un professionista gli inconvenienti possono sopraggiungere; tanto di più possono incappare in problemi persone alle prime armi.
Nel corso di questo breve articolo cercherò di dare qualche semplicissima nozione che può essere utile per lavorare in modo corretto.
Il materiale e la velocità del disco diamantato
Credo che chiunque sappia che i diversi elementi che si possono incontrare durante la ristrutturazione di una casa hanno composizioni e durezze diverse.
Per scegliere un disco diamantato è fondamentale sapere se si sta per tagliare cemento armato, ceramica, pietra, laterizi, tubi, gesso.
Per dare una regola generale: all’aumentare della durezza del materiale da tagliare si deve abbassare la velocità di taglio del disco diamantato.
Per fare alcuni esempi su materiali che probabilmente incontrerete durante le ristrutturazioni, prendiamo in esame il cemento armato e la ceramica. In realtà questi due materiali di uso comune nell’edilizia possono essere più o meno duri. Vediamo di spiegare meglio.
Il cemento può essere più o meno armato, quindi anche la velocità periferica del disco diamantato deve essere impostata correttamente. Andando sui numeri possiamo dire che la velocità consigliata per un cemento armato forte deve essere impostata tra i 25 e i 35 metri al secondo. Se l’armatura è leggere la velocità si alza a 35-45 m/s.
Passando ai materiali ceramici che vengono usati per le piastrelle basta pensare all’ormai comune gres, molto duro, e alla più fragile ceramica realizzata con bicottura. La velocità indicativa per il primo materiale è di 40-50 metri al secondo, mentre per il secondo bisogna aumentare arrivando tra i 55 e gli 80 m/s.
Questi sono semplici esempi, ma è la cosa corretta da fare è seguire sempre le indicazioni date dai produttori che vengono riportate sui dischi diamantati.
Alcuni dei principali problemi dei dischi da taglio
Si sa che quando si lavora qualche problemino può sempre sopraggiungere, quindi è meglio essere pronti ad affrontare almeno quelli più comuni.
Quando si nota che il disco diamantato non taglia bisogna come prima cosa controllare se l’utensile scelto è adeguato alla durezza del materiale (esistono dischi specifici per ogni materiale), poi valutare se la velocità di rotazione non sia troppo alta.
Se si nota che il disco ruota in modo irregolare è necessario fermare la smerigliatrice e fare controlli sui cuscinetti e albero. Se la macchina non presenta problemi, allora è il caso di verificare se il disco sia troppo debole o allineare meglio l’utensile alla direzione di taglio.
Quando si stacca un segmento dal disco diamantato è sempre meglio proseguire lentamente e verificare se superata la zona critica il taglio avanza senza anomale resistenze. Può essere necessario fermare la lavorazione e sostituire il disco con uno più tenero o semplicemente abbassare la velocità di rotazione e fare meno pressione durante il taglio.
Un ultimo consiglio è quello di usare utensili di ottima qualità, come ad esempio i dischi da taglio di Workdiamond, marchio molto conosciuto nel settore.