Nel 2009 per poter guardare ancora la TV si andava in giro per supermercati e negozi specializzati cercando un decoder o un nuovo televisore.
L’era del digitale ormai alle porte, eravamo pronti ad abbandonare l’analogico per il digitale terrestre. Nel giro di qualche anno i vecchi, ingombranti televisori a tubo catodico sarebbero stati obsoleti e avremmo avuto la possibilità di guardare molti più canali che in passato, grazie a passaggio allo standard denominato DVB-T1.
Nel 2020, a partire da alcune regioni italiane passeranno al nuovo DVB-T2, e il nuovo standard dovrà essere utilizzato in tutta la nazione, e questo non più tardi del giugno 2022.
Il mercato ha già previsto che i televisori presenti sul mercato fossero già predisposti, ora manca da uniformare al nuovo standard, come in passato, che quanti posseggono un televisore adattino quello presente in casa, pena la non visualizzazione dei programmi preferiti.
Per quanto ancora ci sano discussioni circa la pericolosità o meno del 5G dei cellulari di fatto il passaggio al DVB-T2 si è reso obbligatorio, perché alcune frequenze (sui 700 MHz) al presente impiegato da vari canali, faranno spazio al 5G dei cellulari.
Poiché la banda messa a dislocazione delle TV si restringerà, per dare sufficiente spazio sia ai canali attuali che a quelli del futuro i è dovuto adottare i sistemi di trasmissione video come l’HEVC che offrono nonostante la banda sia inferiore, la stessa qualità con una occupazione.