Idrosabbiatura nelle belle arti, l’utilizzo del bicarbonato di sodio

Partendo dal presupposto che le operazioni di sabbiatura hanno insita la componente di abrasione caratteristica della sabbia, cioè di granelli di silicio che vengono “sparati” ad alta pressione contro l’oggetto da trattare al fine di rimuovere dalla sua superficie residui indesiderati, è evidente che questa è una azione di una certa lesività del materiale trattato.

Qualora si desideri avere una azione meno incisiva sul materiale, ben mantenendo l’effetto di rimozione desiderato, si utilizza l’idrosabbiatura, che consiste nell’utilizzo di un getto d’acqua ad alta pressione, tra i 1000 e i 1500 BAR, tale per cui, anche per via del potere solvente dell’acqua, unita all’impatto cinetico delle molecole dell’acqua con la superficie trattata, si ha il desiderato effetto di rimozione del materiale indesiderato dalla superficie trattata. Questa tecnica rende adatta l’idrosabbiatura anche a superfici più delicate quale il legno. Parlando, però di belle arti, occorre avere subito ben chiaro in mente che si ha a che fare con oggetti di un certo pregio, spesso anche con un valore storico oltre che artistico davvero notevole se non addirittura inestimabile.

Non è quindi possibile, in questi casi prescindere dall’intervento di professionisti nel campo, i quali, preliminarmente, faranno un’analisi dell’oggetto che si ha tra le mani, del materiale di cui è costituito, della natura del materiale da rimuovere dalla superficie, in termini quali-quantitativi.

 

SABBIATURA CON BICARBONATO, DELICATA ED EFFICACE

 

Una volta stabilita la tecnica da usare, si procederà con l’intervento, molto cauto. Spesso, nelle belle arti, si procede ad un intervento di sabbiatura con bicarbonato di sodio, fondamentalmente per due motivi: il primo è che l’azione del bicarbonato di sodio è poco abrasiva, dotata di quella delicatezza che è d’obbligo in questo tipo di intervento. Il secondo motivo è che quasi sempre gli oggetti da trattare sono stati esposti ad agenti esterni, spesso acidificanti, che quindi tendono a creare un effetto corrosivo deleterio.

Il bicarbonato di sodio svolge un’azione tampone in questo senso, neutralizzando l’effetto degli acidi. Il bicarbonato, inoltre, ha un’ottima solubilità in acqua, cosa davvero apprezzabile quando, a fine trattamento, occorre eliminare i residui. Nel trattamento con getto d’acqua, occorre tenere conto della forte pressione con cui l’elemento liquido giunge sull’oggetto, valutandone la forza d’impatto, che non sia troppo violenta in relazione all’oggetto in trattamento.

L’acqua, poi, ha effetto fortemente ossidante, accelerando il processo di ossidazione già naturale sugli oggetti metallici esposti all’aria. In questo caso occorre aggiungere all’acqua utilizzata nel trattamento un agente antiossidante, testandone prima la compatibilità con l’oggetto in trattamento, al fine di evitare sgradevoli sorprese a fine trattamento.