Il settore metalmeccanico tra luce e ombre

Nei primi sei mesi dell’anno appena trascorso, i dati relativi all’andamento del settore metalmeccanico in Italia sono stati pressoché buoni, per vedere poi un peggioramento nella seconda parte dell’anno. La produzione è calata portando a una riduzione dei volumi. Le variabili in gioco questa volta sono davvero tante e tirare le somme è davvero difficile, tanto quanto fare previsioni per il prossimo anno.

I dati del settore meccanico in generale

I segnali che arrivano dal settore meccanico e metalmeccanico dove si adoperano macchinari per il lavaggio pezzi meccanici in metallo sono contrastanti e tracciano un ritratto fatto da luci e ombre. Da una parte l’export trascina il settore, mentre dell’altra il costo delle materie prime pesa molto. Se la crescita rispetto agli ultimi due anni effettivamente c’è, non c’è però l’aumento dei margini di profitto per colpa dell’inflazione. Una situazione congiunturale davvero difficile da affrontare e spiegare con sfide ardue per tutti gli attori in ballo.

La produzione industriale a inizio anno cresceva ma poi ha subito un duro colpo restituendo cifre e percentuali negative. Far un bilancio a fine anno è dovuto ma questa volta in molti hanno difficoltà a tirare le somme.

Il caso dell’industria automobilistica

Le criticità poi sono lì a pesare un po’ su tutti i settori in maniera indistinta ma può essere intessente andare a vedere che cosa succede nell’automotive. Sono presenti moltissime rosee possibilità grazie alla transizione ecologica e alla mobilità sostenibile. È evidente che il mercato sta richiedendo a gran voce veicoli elettrici che non utilizzano più carburanti tradizionali che stanno avendo un enorme aumento di prezzo.

Al giorno d’oggi, fare il pieno di benzina alla stazione di servizio è sempre di più un lusso, fattore che ha portato molti a rivedere le proprie abitudini. In questo senario, sempre più persone hanno iniziato a informarsi in merito ai veicoli ibridi o completamente elettrici che funzionano solo con energia elettrica e nemmeno una goccia di carburante tradizionale che, oltre a costare moltissimo, produce un alto tasso di emissioni inquinanti.