Una nuova piaga che riguarda un numero crescente di persone è la Ludopatia, ovvero il desiderio irrefrenabile del gioco d’azzardo sotto ogni forma, è un problema che coinvolge donne ed uomini, anche se questi sono più a rischio, in modo particolare se disoccupati, di qualunque età o estrazione sociale.
Si tratta di un disturbo psicologico nel controllo degli impulsi e secondo gli ultimi dati anche gli adolescenti non sono scevri dal tentare la buona sorte, sperperando in pochi minuti denaro e soprattutto con il rischio di ammalarsi.
Dal tentare la prima volta, tanto per vedere se si è fortunati, il gioco diventa compulsivo, se si vince si ha voglia di riprovare l’eccitazione e l’emozione, se si perde la voglia di riprovarci diventa un chiodo fisso, l’incapacità di resistere è molto forte, come anche il desiderio inconscio di smettere, anche se già sa che porta a gravi conseguenze.
Molti sono coloro che trascorrono intere giornate nelle sale scommesse o sul web, giocandosi lo stipendio o i risparmi, le conseguenze possibili sono separazioni, debiti difficilmente onorabili e nei casi estremi anche il suicidio.
La ludopatia è considerata una vera e propria malattia, difficile da riconoscere vista l’assenza di segni visibili dall’esterno come quelli derivanti da altre dipendenze, ma ci sono dei segnali inequivocabili: il giocatore mente sempre sull’entità della sua perdita, se cerca d’interrompere viene assalito da ansia ed irritabilità.
Ricorre a familiari o amici per reperire il denaro necessario e non sdegna di violare la legge pur di procurarsi i soldi per giocare o per tentar di recuperare quello che ha perso.
Questa dipendenza patologica può arrivare a compromettere in modo serio la qualità della vita della persona e di chi gli sta intorno, per interrompere questo circolo vizioso è meglio riconoscere di avere un problema e cercare aiuto per risolverlo.
. Ringraziamo lo studio Farrace psicologo di Pescara. Per approfondimenti sulle tematiche della psicologia clicca qui.