Nove anni fa furono assegnati i giochi olimpici ad una delle potenze mondiali in via di sviluppo, il Brasile, che con orgoglio promise grandi opere di risanamento, di strade e aeroporti, e nuovi posti di lavoro per i carioca.
Ma a meno di un anno dall’inizio i retroscena e la realtà brasiliana spaventano sia gli atleti che dovranno parteciparvi sia i cittadini. Nonostante il Governo affermi che tutte le strutture per le Olimpiadi saranno finite per tempo, la costruzione delle strade, dei parcheggi e degli aeroporti rimarrà inconclusa e saranno difficili gli spostamenti. E se ci riuscissero, corrono il rischio di sforare il budget e quindi di gravare economicamente sulla popolazione già infelice per questo evento.
Molto discusso e soprattutto allarmante è l’inquinamento della Baia di Guanabara: le acque sono contaminate da feci e batteri e, sembra assurdo, solo ora che i Giochi avranno inizio tutti sono preoccupati della salute degli atleti, senza pensare ai brasiliani che ci vivono. Nonostante una multinazionale brasiliana dovesse occuparsi della bonifica, la promessa di depurare le acque di almeno l’80% non sarà mantenuta.
Non allarmiamoci: l’Organizzazione Mondiale della Sanità rassicura gli atleti che non ci sono rischi gravi.
Invece sembra che la cerimonia di apertura e di chiusura siano studiate nei minimi dettagli: Filmmaster Events e Srcom si occuperanno di tutto e descriveranno la storia del Brasile tramite la musica, l’allegria e le tradizioni.
Dal 5 al 21 Agosto 2016 finalmente ci sarà la resa dei conti delle Olimpiadi di Rio 2016: tra il malcontento della popolazione, i budget, l’inquinamento, le infrastrutture e i problemi generali noi possiamo augurare buona fortuna a tutti gli atleti, tornate sani e salvi.